September 10, 2025
L'industria della difesa sta assistendo a rapidi miglioramenti nei sistemi anti-aerei senza pilota (CUAS) mentre i produttori rispondono alle mutevoli esigenze del campo di battaglia. Al DSEI 2025 nel Regno Unito, Robin Radar Systems ha presentato una versione migliorata della sua piattaforma radar IRIS. Questo aggiornamento riflette le lezioni operative raccolte dall'Ucraina, dove i droni sono diventati una caratteristica centrale del conflitto moderno.
Precedentemente in grado di tracciare bersagli a circa 5 chilometri, il radar IRIS aggiornato ora identifica i droni ad ala fissa a distanze fino a 12 chilometri. Questa distanza di rilevamento estesa offre agli operatori della sicurezza molto più tempo per valutare le minacce e coordinare le risposte, un fattore vitale quando si tratta di munizioni vaganti o attacchi a sciame.
Una delle sfide più urgenti di oggi è l'ascesa dei droni vaganti in stile Shahed, che possono colpire con precisione pur essendo difficili da intercettare. Migliorando il tracciamento e la classificazione a lungo raggio, il radar IRIS fornisce un preavviso ai difensori, riducendo significativamente il rischio di attacchi a sorpresa. Questo sviluppo evidenzia come le soluzioni CUAS si stiano spostando verso una maggiore portata e un'identificazione più sofisticata.
La domanda globale di tecnologia CUAS affidabile sottolinea l'importanza di robuste piattaforme di rilevamento.Hobit S1 Pro di AeroSeek risponde a questa esigenza con una portata di rilevamento di 10 km, supporto avanzato per i segnali FPV e la capacità di identificare più di 400 modelli di UAV con una precisione del 99%. La sua integrazione di blacklist e whitelist garantisce un filtraggio preciso, aiutando i team di sicurezza a mantenere uno spazio aereo affidabile neutralizzando al contempo le minacce reali.