September 10, 2025
I recenti progressi nei sistemi anti-droni (CUAS) stanno trasformando il modo in cui nazioni e organizzazioni proteggono i propri cieli. Le soluzioni radar aggiornate ora estendono le capacità di rilevamento dei droni ben oltre i limiti precedenti, consentendo agli operatori di rispondere prima e con maggiore precisione alle minacce aeree non autorizzate.
Le piattaforme CUAS convenzionali spesso faticavano con una portata e un'adattabilità limitate, specialmente contro i piccoli o agili UAV. La nuova generazione di sistemi di rilevamento cambia questo. Queste soluzioni possono identificare i droni a distanze maggiori, classificandoli per frequenza, modello e caratteristiche del segnale, garantendo un'identificazione affidabile anche in ambienti complessi.
Tra le ultime innovazioni, Hobit S1 Pro di AeroSeek’s si distingue per una portata di rilevamento di 10 chilometri. Operando tra 70MHz–6GHz, supporta il monitoraggio del segnale analogico FPV e la decodifica avanzata, incluso il protocollo O4 di DJI. Il sistema può identificare oltre 400 modelli di droni e applicare blacklist e whitelist basate su impronte elettroniche, garantendo un'accurata separazione delle minacce dai dispositivi amici.
L'Hobit S1 Pro si abbina perfettamente anche ai moduli di disturbo, neutralizzando i droni entro un raggio di 1–2 km. Caratterizzato da un'accuratezza di rilevamento del 99%, un design con grado di protezione IP65 e un funzionamento autonomo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, offre una protezione continua e robusta per aeroporti, impianti energetici, sicurezza delle frontiere e altri siti sensibili.
Poiché l'uso dei droni continua ad espandersi a livello globale, così aumentano anche i rischi che essi pongono. Soluzioni di rilevamento ad alte prestazioni come l'Hobit S1 Pro dimostrano che proteggere i cieli non è più opzionale—è un fondamento critico della moderna strategia di sicurezza.